Sono stati raccolti 790 euro dal Brindisi di Natale benefico pro-Vitas organizzato, martedì 12 dicembre all’Enoteca Regionale del Monferrato, da Ais Casale Monferrato in collaborazione con il Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese e l’Enoteca stessa, nonché col patrocinio della Città. Una lodevole iniziativa nata dalla volontà del delegato Daniele Guaschino di ricreare un momento di lieta condivisione fatta di piacevolezza relazionale e di sensibilità sociale, quale occasione di attenzione a favore di una realtà fondamentale e preziosa qual è Vitas.
L’appuntamento, volto a sostenere le attività della Odv Vitas a favore dei malati di Alzheimer e loro famigliari, era aperto a tutta le città ed esteso ai produttori di vino nonché sommeliers e winelovers, che si sono ritrovati per brindare con i vini offerti dai soci del Consorzio Colline del Monferrato Casalese (Grignolino e Bollicine), con l’intervento dei sommelier Ais guidati dal delegato Daniele Guaschino.
Nell’occasione, a cura di Vitas si è tenuto un breve aggiornamento sul nuovo progetto Mnemosine, dedicato alle persone affette da Alzheimer e da demenza senile in generale, inaugurato lo scorso 28 ottobre presso la Casa di Riposo di Casale Monferrato.
Ricreato all’interno di uno spazio unico e accogliente, in grado di coniugare l’alto e articolato servizio di assistenza socio-sanitaria alla piacevolezza e al confort degli ambienti, nonché alla bellezza dei singoli spazi (progettazione gratuita dell’architetto Roberto Crepaldi), il Centro Diurno Mnemosine rappresenta la conquista di una nuova frontiera, ricreata all’interno del più ampio progetto valso alla città di Casale Monferrato il riconoscimento di Comunità Amica delle Demenze.
Nato dalla sottile intuizione del Direttore Scientifico di Vitas Odv e Direttore Sanitario della CdR Daniela Degiovanni, Mnemosine ha presto incontrato il favore e l’attenzione della Città di Casale Monferrato, della Diocesi cittadina, dell’Asl-AL, della CdR e degli IIS Balbo, Sobrero e Leardi che, in diverso modo, ne hanno sostenuto lo sviluppo.
Ad avvalorare il progetto dal punto di vista scientifico, la Convenzione recentemente siglata col Dipartimento di Neuroscienze Rita Levi Montalcini dell’Università di Torino che, nell’ambito della Terza Missione dell’ateneo, di fronte alla patologia sempre più diffusa delle demenze, ha messo a punto un protocollo che prevede un articolato approccio scientifico e globale, a partire dalla diagnosi precoce (per permettere l’attuazione di strategie di prevenzione primaria e secondaria) e dalla differenziazione (per attuare la Medicina di Precisione comprensiva di indagini diagnostiche e terapie farmacologiche puntuali), fino al supporto socio-assistenziale (non solo come centro di assistenza, ma come trattamento terapeutico del paziente e della famiglia). E’ scientificamente dimostrato, infatti, quanto l’intervento terapeutico, offerto da realtà come Mnemosine, rallentino in modo significativo il progredire della malattia. Tra le novità, poi, l’attenzione al ruolo centrale dei caregivers, particolarmente esposti a rischio di malattia e morte, a causa del notevole carico di stress a cui sono esposti.
Supportati dai migliori protocolli scientifici, nonché da personale altamente formato, per tutelare la dignità e i diritti della persona, in ogni fase della malattia, il progetto è così pronto a decollare.
“Questi eventi spontanei vissuti in leggerezza sono straordinarie occasioni di incontro e di divulgazione del nostro operato” apprezza il Direttore Scientifico di Vitas Daniela Degiovanni. “Martedì, in Enoteca è stato interessante poter parlare di Vitas, di cure palliative, di demenze e di vicinanza alle fragilità, a persone attente e partecipi, con in mano un calice di vino rimasto intatto fino al termine del mio intervento, quale segno di ascolto attivo e di desiderio di conoscere. La solidarietà nasce nei luoghi più inattesi. Un grazie sentito ad Ais e al Consorzio che ci han dato questa opportunità”. Presente anche il sindaco Federico Riboldi. CH.C.