+10% di enoappassionati a il “Grignolino: il Nobile Ribelle”

Sold out per la Masterclass con i vini di giovani e giovanissimi vignerons

Si è chiusa con un +10% di visitatori e, soprattutto, un alto interesse/gradimento, la 3° edizione della kermesse enoica “Grignolino: il Nobile Ribelle”, organizzata a Grazzano Badoglio lo scorso fine settimana da Ais Piemonte, col coordinamento della delegazione di Ais Asti e in collaborazione con Ais Casale Monferrato, Consorzio tutela vini Colline del Monferrato Casalese, Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Associazione Monferace e Associazione Produttori di Grignolino d’Asti Doc e Piemonte Doc Grignolino.

Un bilancio più che positivo grazie anche ad una serie di migliorie e new entry che ne hanno co-suggellato il successo. Tra queste: l’incremento delle etichette in degustazione che, complessivamente, sono state oltre 200 (contro le 170 della scorsa edizione), l’inserimento del Banco Vecchie Annate (in legno e in acciaio), il potenziamento del Banco Ospite (Freisa), la nuova gestione del food a cura del Ristorante Centrale di Moncalvo e l’allestimento dei diversi angoli/ambienti, nonché la partecipazione di Jazz:Re:Found e due personali artistiche.

Complessivamente eterogeneo e ben assortito è stato il flusso di enoappassionati che, durante la tre giorni, si è approcciato, chi per la prima volta e chi con rinnovata curiosità, al Grignolino del Monferrato Casalese doc e d’Asti doc, oltre che al Monferace.

Il vino bandiera del Monferrato è così tornato ad essere il protagonista assoluto dell’evento confermando, una volta di più, il timbro autorevole di vino identitario del suo territorio, capace di sorprendere e di incuriosire, di gratificare i sensi e farsi desiderare allo stesso tempo, andando ad occupare uno spazio di nuova frontiera. Un vino che, per quantità (450mila bottiglie nel Monferrato casalese e un milione circa nell’astigiano), restituisce un percepito di esclusività, aumentandone l’appeal. Tutt’altro che ubiquitario, inoltre, il Grignolino sa esprimere le sue diverse sfumature, grazie alla singolare empatia con i diversi areali di produzione, unici e inimitabili, che custodiscono ed esprimono l’autentico Genius Loci del Monferrato. Terroirs che sono un’armonica miscellanea composta dal lavoro di mani solide, esperte e ruvide come il profilo dei suoi vignerons, di un suolo geologicamente variegato, di un microclima fine e di un ecosistema tutt’altro che omologato.

Il buon giorno dell’evento si è visto già dal “mattino”, con il sold out della Masterclass di venerdì, riservata a operatori, giornalisti, blogger, vignaioli e winelovers, guidata dal Presidente di Ais Piemonte Mauro Carosso e dalla sommelier Eleonora Giroldi. Vincente è risultata l’alternanza di diverse espressioni enoiche, in un carosello di virtuosismi, per i giovani/giovanissimi imprenditori, e di sapienza, per i capisaldi dell’enologia del Monferrato casalese e astigiano.

Questi, i descrittori d’ordine per i Grignolino giovani: trasparenza, luminosità, intensità, complessità e freschezza; quelli dei maestri d’esperienza, invece, dimostrano maggior solidità e struttura.

Il taglio del nastro non poteva che essere affidato a Paolo Poncino, delegato di Ais Asti, che è stato il vero deus ex machina dell’evento. Accanto a lui, Daniele Guaschino delegato di Ais Casale Monferrato, Ermanno Accornero e Savino Tondo (Consorzio del Monferrato Casalese), Vitaliano Maccario e Dante Garrone (Consorzio astigiano), Guido Alleva e Simona Cavallero (Monferace), Mauro Bianco e Valerio Scarrone (Coldiretti Alessandria), il sindaco Mauro Rodini col collega di Ottiglio, oltre all’Assessore Regionale Marco Protopapa, al presidente della Provincia di Asti Maurizio Rasero e al vice presidente del consiglio regionale Fabio Carosso.

Di – occasione per un territorio che ha sempre dato un grande segnale e voglia di emergere – ne ha parlato Protopapa aggiungendo: – tutto questo non succede a caso; i nostri produttori ci hanno creduto e hanno lavorato sodo riconquistando uno spazio di grande storia e bellezza. Il Grignolino è un ribelle che sta dimostrando di essere in gran forma e pronto ad affrontare i mercati internazionali –.

Nella giornata di sabato, poi, 40 degustatori Ais hanno fatto palestra battendo a tappeto tutte e 150 le etichette di Grignolino.

Corteggiate anche le Sbarbatelle con i loro Grignolino sulle note ribelli di Jazz:Re:Found

Non avrebbero potuto trovare compagno di viaggio migliore, se non le altrettanto “nobili e ribelli” note di Jazz:Re:Found, i Grignolino del Monferrato Casalese doc e d’Asti delle Sbarbatelle (giovani produttrici under 35 anni), messi in degustazione domenica scorsa a Grazzano Badoglio, durante la 3° Edizione de: “Grignolino: il Nobile Ribelle”.

Il contenitore di avanguardie Jazz:Re:Found è così tornato nel  Monferrato per celebrare l’anarchico e autoctono di casa, con due dei suoi selectors di punta, quali sono Denis Noego e Cristian Bevilacqua, per un viaggio eno-musicale arricchito dalla presenza di Vinyl Confessor e Andreww.

Numerosi sono stati i giovani che hanno animato il borgo monferrino, scandendo ritmi e sapori in una successione di brani e atmosfere tipiche della community, a partire dalle radici della musica black fino ai più innovativi e sperimentali territori del jazz e dell’elettronica, unendo club culture e live performance in un equilibrio perfetto.

La giornata è stata anche occasione per ricordare Alessandra Vigna, anima e co-fondatrice di Jazz:Re.Found, nonché braccio destro di Denis Longhi, scomparsa, lo scorso anno, all’età di appena 46 anni. In sua memoria, ha preso vita l’Associazione “Ale per Sempre”, il progetto di sensibilizzazione sulla prevenzione clinica del tumore alla mammella e di sostegno alle giovani donne nel settore occupazionale.

Note enoiche e musicali sono state così la nuova cifra stilistica della kermesse 2024, impreziosita dalla dieresi solidale, per un’escursione fuori e dentro il tempo, capace di staccarsi della frenesia del quotidiano senza perdere di vista la dimensione contemporanea, sociale e umana. Il vino, quello buono, come la musica, quella di livello, sono accomunati dalla grande capacità e forza di stoppare ogni cosa, ricreando situazioni autentiche in cui il dialogo, gli sguardi e i contatti riprendono forma, riscattandosi da un presente che corre e toglie il fiato.

Ad insegnarlo è stato, anche, il progetto di Marco Grattarola, in arte Vinyl Confessor, muovendo gli istinti degli astanti in una perlustrazione interiore del proprio animo e creando un’esperienza trascendente. Un vero e proprio invito a guardarsi dentro, in uno spazio scevro da dogmi e da restrizioni sociali. Ad offrire un viaggio ipogeo, invece, quello nell’underground dalle forti influenze inglesi e caratterizzato da diversi elementi e frequenze che lo rendono unico ed elegante, è stato Andrewww. Un viaggio in cui incontrare anche i classici wubble a snare decisi su ritmi spezzati o in cassa dritta, percussioni etniche, synth acidi, kick decisi e soprattutto una linea di basso decisamente eccitante. Tra Dark Garage, Dub, Electro Breaks e UKG & Bass, la proposta artistica di Andreww è tornata a prendere ispirazione da alcune Label di riferimento come Nervous Horizon, Holiding Hands, Hessle Audio, Haridline Records e Club Glow.

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